Come diventare DJ? La guida completa con i trucchi del mestiere

Storia, consigli, strumentazioni e tutti i segreti per diventare un DJ.

Ne avrete sentito parlare tante volte, ma sapete esattamente il significato del termine DJ Set? In questo articolo vi spiegheremo tutti i trucchi per diventare un DJ. Quali sono le doti che un DJ deve assolutamente possedere per mixare da professionista? Quali sono gli eventi nei quali è richiesto? Quali sono le strumentazioni più corrette da acquistare per diventare un DJ per eventi? Quali sono le attenzioni legali da osservare quando si inizia questo mestiere? I paragrafi seguenti risponderanno a queste e altre domande.
Ma prima di tutto è importante partire dalle basi: che cos’è un DJ? La domanda sembrerà banale, ma la storia di come è nata questa figura è interessante e coinvolgente.

 

Come è nata la figura del DJ?

Per diventare un DJ è importante conoscere la storia della professione, proprio perché strettamente legata alla sua evoluzione. Si tratta infatti di un’importante parte della storia della musica e degli eventi in generale. Capire come è nata la figura del DJ potrà servirvi a comprendere il motivo per cui questa professione è diventata così popolare negli ultimi anni.

Quando si dice che il DJ è l’anima della festa, è un’espressione che racchiude una motivazione storica. Tutto ebbe inizio dopo la Seconda guerra mondiale, quando i grammofoni vennero sostituiti dalle macchine amplificate elettricamente.

Questa diffusione permise anche l’aumento degli appuntamenti musicali come feste ed eventi, non necessitando ogni volta di una band che suonasse dal vivo.

Con il tempo si sviluppò una sola complicazione: le interruzioni tra le canzoni non permettevano lo svolgimento della festa senza una pausa per inserire il brano successivo.

La soluzione al problema nacque negli Stati Uniti, dove divenne indispensabile e sempre più frequente la presenza di una persona addetta alla selezione musicale. Con il passare del tempo, circa attorno agli anni ’70, coloro che si limitavano a scegliere la musica e a cambiarla iniziarono a intersecare l’inizio della nuova traccia con la fine della precedente.

In questo modo, quelli che vennero poi chiamati DJ, iniziarono a dare la possibilità agli invitati alla festa di continuare a ballare e di mantenere inalterato il flow della serata, senza interruzioni.

 

Quando è nato il DJ moderno?

Per trovare nella storia passata una figura che si avvicina al DJ moderno dobbiamo tornare indietro agli anni ’90, quando i Disk Jockey iniziarono a diventare delle vere e proprie celebrità. Un lavoro che iniziò a diventare agognato e desiderato da tutti gli amanti della musica.

Moltissimi professionisti, relegati prima all’interno di un buio studio radiofonico, iniziarono ad emergere e ad incendiare i più importanti club o a fare il DJ per eventi o il DJ per feste private. Oggi il Disk Jockey è sicuramente il protagonista della serata, la sua figura è il centro dell’intrattenimento perché ne scandisce i tempi e ne sottolinea i momenti significanti.

 

Come diventare DJ? 7 insegnamenti da conoscere

Fare il DJ può sembrare ai non esperti una strada semplice da percorrere, pensando che “schiacciando quattro bottoni il DJ set è servito”. Niente di più sbagliato.

Ci sono diverse regole per diventare un DJ per eventi e la prima è proprio non sottovalutarne mai l’impegno e la dedizione che obbligatoriamente vanno impiegati in questa attività.

Di seguito vi sveliamo in 7 punti quali sono le principali doti che deve avere un buon DJ, anche se senza dubbio ci sono molte altre sfumature all’interno di una professione così complessa e in costante aggiornamento.

 

1. Conoscenza musicale

Un DJ che si rispetti ha un background musicale importante e soprattutto vario. Non può di certo limitarsi a quello che sente in discoteca. Non parliamo di musica classica, anche se non guasta mai conoscere le sonate più famose, ma sicuramente deve avere un’importante infarinatura di ogni epoca musicale. Questo soprattutto perché maggiore sarà la conoscenza e più ampie saranno le possibilità di suonare come DJ per eventi di ogni tipo.

2. Empatia con il pubblico

Capire se il pubblico si sta annoiando o se apprezza ciò che si sta mixando è l’essenza del perfetto DJ. Saper correggere il tiro in caso di uno scivolone oppure perseverare nell’errore è la differenza tra il DJ della domenica e il professionista.

3. Stile inconfondibile

Che sia la campionatura di una trombetta da stadio che intervalla i pezzi, che sia un modo di mixare unico, che si rallenti sempre il ritornello o anche solamente che si inserisca il rumore di uno spillo che cade a terra durante un unico secondo di silenzio, la firma del DJ è forse una delle cose più importanti per creare una personalità forte e farsi scegliere a discapito di altri colleghi per gli eventi più importanti.

4. Animale da palcoscenico

Inutile negarlo, quando andiamo in una discoteca o in un evento con un DJ Set, il protagonista è sempre quello dietro al mixer. E se dovessimo notare che nemmeno a lui piace la musica che sta selezionando… beh allora perché dovrebbe piacere a noi? Assieme all’empatia con il proprio pubblico, una delle doti più importanti per un Disk Jockey è sapersi divertire mentre lavora.

5. Buon orecchio

Una dote che non si impara, o si possiede oppure no, anche se si può esercitare e migliorare. Come tantissimi lavori, anche il DJ per eventi deve avere un requisito fisico imprescindibile: un buon orecchio. Grazie a questa dote infatti sarà in grado di percepire la minima variazione di BPM, senza mai sbagliare nemmeno un cambio.

6. Buona tecnica

Tre sono i consigli validi per tantissimi mestieri e sono pratica, pratica e pratica. Non c’è niente da fare, l’unica cosa che permette ad un DJ di continuare a migliorarsi è non accontentarsi mai della qualità del risultato e cercare, provando, studiando ed esercitandosi, a perfezionarsi costantemente.

7. I miti

Un consiglio valido per tutti i mestieri, ma ancora più attinente per quelli di stampo artistico come il DJ. Ognuno deve avere i suoi miti, le sue muse, coloro a cui si rifanno e si ispirano. Proprio perché, tendenzialmente, chi è diventato famoso possiede tutte le sei precedenti doti e ha seguito, a sua volta, le orme dei suoi idoli.

 

  

Quali sono gli eventi per fare un DJ set?

Ora che hai spuntato tutte le caselle del perfetto DJ, che hai studiato dai migliori del campo, hai affinato l’orecchio e ti sei esercitato fino a consumare i polpastrelli, sei pronto per esibirti davanti ad un pubblico. Ma quali sono le circostanze nelle quali è richiesto un DJ per eventi? Anche se possiamo comodamente dichiarare che un DJ può accompagnare qualsiasi tipologia di evento, sono sei le macro-categorie che abbiamo identificato.

 

  1. Feste private

Che si tratti di una festa in casa di amici o di qualche appuntamento mondano più formale, una festa privata è l’occasione perfetta per fare pratica davanti ad un pubblico. Qui potrete affinare diverse tecniche, tra le quali quella dell’empatia. Cercate di capire subito se un cambio ha funzionato o meno, prima che la pista vuota ve lo riveli.

  1. Bar o Pub

Lo step successivo per potersi dichiarare un DJ per eventi è l’esordio in un esercizio pubblico. Qui non solo sarà difficile conoscere le preferenze degli avventori rispetto ad una festa tra amici, ma ci si dovrà misurare con la strumentazione quasi sicuramente diversa dalla propria. Qui entreranno in gioco lo studio approfondito delle varie tipologie di strumenti per fare il DJ e le famose skills uditive.

  1. Matrimoni

Non fatevi ingannare dall’innocenza dell’evento. Mettere musica ad un matrimonio è più difficile di quanto sembri. Non solo perché tendenzialmente un matrimonio dura molte più ore rispetto ad una serata in un pub, ma anche perché voi sarete gli addetti alla scansione dei tempi della giornata. Il ballo della sposa col padre, dello sposo con la madre, il primo ballo degli sposi, i balli di gruppo, l’immancabile momento trenino. Da tanti momenti derivano tante responsabilità.

  1. Radio

Una delle professioni più ambite per chi ha deciso di diventare DJ è sicuramente all’interno dell’universo radiofonico. Fare il DJ in radio non significa solamente riempire i momenti nei quali lo speaker non parla con dei pezzi musicali ma, soprattutto nelle radio moderne, sostenerlo e aiutarlo nella presentazione con piccoli effetti sonori o con la giusta musica di sottofondo. Un DJ della radio può cambiare la piacevolezza di un programma con pochissimo. Inoltre detta i tempi di tutta la programmazione: dalla pubblicità, alle canzoni, allo speakeraggio.

  1. Discoteca

La classica arena dove lottano tutti i DJ. Il luogo principe che ha trasformato questa passione in una professione. Sicuramente non è il luogo dove esibirsi per la prima volta, ma è senza ombra di dubbio un’ottima palestra uditiva, dove ascoltare attentamente i più bravi e, tra un salto e un altro, prendere appunti con i propri padiglioni.

  1. Festival

Il festival era una voce da inserire tra le tipologie di evento per fare un DJ Set, ma possiamo tranquillamente dirvi che se siete già dei DJ che partecipano a festival musicali, allora forse le famose 7 doti ce le avete tutte e sapete bene come utilizzarle. Ad ogni modo, fare parte della short list di un festival di musica elettronica è sicuramente considerato dai più come il punto d’arrivo di una carriera. Quindi se ci siete già arrivati, congratulazioni, se invece state ancora leggendo, continuate a lavorare sodo, la vostra occasione è dietro l’angolo.

 

Ora che conoscete la teoria passiamo alla pratica.

 

La strumentazione di base per fare il DJ

Qui è necessario fare una piccola premessa prima di spiegare quali sono le strumentazioni necessarie per fare il DJ. La scelta dell’attrezzatura dipende molto dal vostro livello e da ciò che volete ottenere da essa. Qui di seguito mostreremo le strumentazioni di base, con dei consigli validi sia per un DJ per eventi affermato che per un Disk-Jockey alle prime armi.

Premettiamo anche che in generale si tratta di strumentazioni piuttosto care se si desidera usufruire di un prodotto di qualità. Ma non temete, per imparare a fare il DJ esistono anche una serie di attrezzature a basso costo, magari non professionali ma che vi potranno introdurre al mondo della musica mixata e darvi il tempo di imparare a fare il DJ.

Sicuramente la principale attrezzatura, senza la quale un professionista non può definirsi tale, è composta da quattro strumenti indispensabili più uno indubbiamente caratterizzante.

  • La consolle

La consolle è l’attrezzatura più importante per ogni DJ. È lo strumento che riesce a dar vita alla musica elettronica ed è composta da due parti: il mixer e i CDJ.
Ma andiamo con ordine, ci sono due diverse tipologie di consolle:

Consolle componibile: in questa tipologia il CDJ e il mixer sono da comprare singolarmente.

  1. Consolle All-in-One: già composta da CDJ e mixer, di solito la scelta dei DJ in erba.

Parliamoci chiaramente, se siete dei DJ in erba e avete appena iniziato a mixare, la scelta giusta per voi è probabilmente una consolle All-in-One, una via di mezzo ideale tra un programma online e una scelta più professionale.

Il mixer

Se invece vi sentite già abbastanza sicuri dei vostri mezzi potrete optare per la consolle componibile, ma prima dovrete conoscere le possibili alternative. Il mixer è uno strumento fondamentale per un DJ, si tratta infatti della parte della consolle che riceve le tracce audio e permette di mixarle prima di farle uscire. I mixer delle consolle hanno almeno 2 canali fino a un massimo di 6.

Sono diverse le funzioni di base di un buon mixer:

  • Cue”, attraverso il quale si può far iniziare un pezzo in un punto qualsiasi;
  • Play” permette la riproduzione in automatico;
  • Time” cambia la velocità della traccia;
  • Pitch” modifica la tonalità della traccia;
  • Loop” permette di far ripetere una precisa parte della traccia
  • Jog Wheel” per giocare con lo scratch e mantenere il tempo del pezzo.

 

Il CDJ

I CDJ sono i lettori delle tracce musicali che riproducono il suono da cd, mp3, chiavette USB o hard disk. Ogni consolle deve essere composta da almeno due CDJ e un mixer, un discorso diverso rispetto all’attrezzatura da DJ professionista che può avere anche 4 o più CDJ a seconda dei canali del mixer. Nel caso in cui si desideri comporre la propria consolle sarà proprio la parte cui dedicare il maggior dispendio di energie economiche, visto che la qualità del suono dipenderà quasi esclusivamente da esso.

  • Cuffie da DJ

Anche se sembra quasi un orpello stilistico o una scelta estetica che si può prendere a cuor leggero, le cuffie da DJ sono uno degli accessori fondamentali per svolgere nel migliore dei modi un DJ Set.
Grazie ad esse potrete ascoltare in anticipo le tracce audio che volete riprodurre, avendo ben chiara l’anteprima della musica che sentiranno le persone in pista e avendo anche la possibilità di regolarne il tempo. La scelta della cuffia da DJ più adatta dipende molto dall’utilizzo che se ne fa, si tratta infatti di una scelta totalmente soggettiva.

  • Il giradischi da DJ

No, non avete sbagliato, questo non è un articolo scritto negli anni ’70. Il giradischi da DJ sono attualissimi e, soprattutto con la visione romantica del passato, che vive una seconda primavera nel mondo della musica, l’aspetto vintage è da considerare senza dubbio come una marcata espressione della propria personalità (FRASE DA METTERE IN GRANDE). La maggior parte dei DJ oggi usa solamente la consolle, ma aggiungendo un giradischi sarete un passo più vicini ai migliori del mondo. Forse non sarà un articolo fondamentale, ma sicuramente potrà dare una spinta al vostro sound, uscendo dal coro. Rispetto al classico oggetto vintage, i giradischi per DJ hanno delle casse che supportano meglio il suono, una trazione rinforzata, prevedono la funzione pitch e possiedono delle testine che possono essere “maltrattate” senza risentirne.

 

Aspetti legali: quali sono le leggi da conoscere se vuoi fare il DJ

Avete studiato, vi siete esercitati e avete acquisito una certa dimestichezza con i diversi strumenti per diventare un DJ. Ora non vi resta che buttarvi! Ma prima di tutto bisogna conoscere le questioni legali. Anche se è legato al mondo dell’intrattenimento e del divertimento, fare il DJ per feste è comunque un lavoro e come tale ha la necessità di essere legalmente tracciato. La cosa da fare immediatamente quando si inizia a suonare nei locali, almeno in Italia, è assicurarsi di avere una licenza rilasciata dalla SIAE.

Forse saprete di che cosa sto parlando, ma a scanso di equivoci l’acronimo SIAE sta per Società Italiana degli Autori ed Editori ed è un ente pubblico economico nato per proteggere gli artisti garantendo loro l’intermediazione del diritto d’autore.

Cosa significa esattamente? Significa che come DJ per eventi vi ritroverete a suonare musica prodotta da altri.

L’utilizzo di questi brani dovrà essere autorizzato dai loro proprietari e creatori, e questa operazione viene garantita proprio dalla SIAE.

I passi da compiere saranno pochi e semplici: dovrete redigere il borderò, che a tutti gli effetti è l’elenco delle canzoni che avrete mixato durante la serata di DJ Set, in modo da consentire all’organizzatore dell’evento in cui avete suonato di pagare le royalties alla SIAE, la quale le pagherà ai suoi autori.

Una volta osservato queste attenzioni iniziate a mixare in libertà! Potete iniziare a casa di amici, in quelle feste di compleanno con pochi invitati, magari dei quali conoscete alla perfezione i gusti musicali e anche i brani esatti che vorrebbero sentire in un DJ Set.

Questo tipo di pratica non solo vi aiuterà ad avere più confidenza con i futuri pubblici che vi si presenteranno davanti e che cercherete di far ballare, ma vi serviranno ad affinare l’orecchio per quando diventerete un vero e proprio DJ per eventi professionista.

A questo punto potrete cercare lavoro all’interno di diversi locali, bar, pub, circoli, club, discoteche e tutti quei luoghi di ritrovo che prevedono l’utilizzo di un mixer e la presenza di un DJ.

Se volete proporvi, prima di andare a far visita ai grandi locali, esercitatevi molto, provate tanto, sbagliate, ricominciate, sbagliate di nuovo e non demordete mai. Continuate a rimanere sempre aggiornati sulle ultime hit ma anche sulla musica di nicchia, quella che ascoltano in pochi oggi e che probabilmente domani diventerà la nuova “pop”.

Se seguirete tutte queste indicazioni non potrete sbagliare e finalmente coronerete il vostro grande piccolo sogno nel cassetto: diventare un DJ.