Body paint: quando il corpo diventa opera d’arte

Il body paint è un’arte di grandissimo impatto visivo: il corpo si trasforma in una tela e si fa portatore di molteplici messaggi, artistici, estetici e spirituali.
Non a caso, quella di pitturare corpo e viso è un’usanza antica che affonda le radici nella storia delle popolazioni tribali quando veniva utilizzata nei riti religiosi, per la caccia o in battaglia.

“Riscoperta” in epoca moderna, è diventata una forma di body art, soprattutto a partire dagli anni ’60 quando, tra l’altro, fu rilanciata dal movimento hippy.

Oggi, il body paint viene sempre più utilizzato, sia nelle performance artistiche, sia nella pubblicità e nella moda: il corpo anima colori e disegni dando vita a spettacolari quadri viventi.

Nel tempo, ovviamente, sono cambiate tecniche e strumenti a disposizione dell’artista. Ma cos’è esattamente la body painting art? Come si diventa body painter? Quali metodi e colori si possono usare?

In questo articolo, parleremo di questo linguaggio espressivo, partendo dalla sua storia che si radica in quella delle tribù primitive.

Cos’è il body paint?

Ragazza dipinta da leopardo

Il body paint, o dermocromia, significa letteralmente pittura del corpo. Oggi è diventata una forma di body art e si fa soprattutto a scopo ornamentale.

La caratteristica di questa pittura è che si tratta di una colorazione temporanea. I colori spariscono dopo poche ore o dopo qualche giorno, a seconda del materiale usato, al contrario di quanto accade con i tatuaggi (che sono un’altra forma di body art).
Ad essere dipinti possono essere il volto, tutto il corpo o solo parti di esso, a seconda di ciò che si vuole ottenere. Nella body painting art, infatti, l’opera nasce dal gioco e dal dialogo tra colori, disegni e forma del corpo.

Alle volte, la tela umana può servire per riprodurre un quadro famoso (qualche anno fa a Londra, una body painter si è sbizzarrita ad esempio con Munch, Mondrian, Van Gogh, Lichtenstein e Picasso mentre l’artista Andy Alcala ha sfruttato solo i volti).
In alcuni casi, le mani vengono trasformate in animali (è il caso di un progetto dell’artista Guido Daniele); altre volte ancora, i corpi diventano suggestivi paesaggi (da non perdere i magnifici bodyscapes di John Poppleton, che brillano al buio) o addirittura si fondono con esso (come nelle opere di Natalie Fletcher).

Infine, si possono usare temi surrealistici, astratti ed effetti ottici, sfruttando anche il movimento del modello o della modella.
Si tratta solo di alcuni esempi della potenza artistica e visiva di questo stupendo strumento espressivo, che unisce grande tecnica e creatività.

Oggi, la pittura corporale viene associata spesso ad altre forme di arte: dalla fotografia, al video fino al teatro, e la stessa realizzazione del body paint può diventare performance.

L’antica tradizione del body paint

Gruppo di uomini guerrieri aborigeni

In fin dei conti, il corpo è sempre stato lo strumento espressivo più accessibile all’uomo.
Ecco perché è così antica l’usanza di dipingerlo o decorarlo: viene considerata una delle prime forme d’arte e alcune scoperte (in una grotta in Zambia) ne testimonierebbero l’usanza già 300mila anni fa.

Tra le tradizioni più arcaiche ci sono quelle degli aborigeni australiani che userebbero il body paint dal 60mila avanti Cristo, ma non mancano testimonianze anche tra le popolazioni africane, sudamericane e indiane.
Venivano utilizzate anche dagli antichi popoli dei Sumeri e degli Egizi, dalle tribù dei Germani e da quelle dei Pitti (che si dipingevano con pitture intimidatorie prima delle battaglie).

Significati e scopi della pittura corporale tribale

Ritratto pellerossa americano

Gli stessi nativi americani a quanto pare furono chiamati “pellerossa” proprio perché si dipingevano sul volto delle strisce di colore rosso prima della battaglia. Un piccolo esempio che ci fa comprendere quanto significato avesse, al di là dell’estetica, questa usanza.

Nelle tribù, infatti, la pittura corporale era un vero e proprio linguaggio non verbale codificato e trasmetteva diversi significati.
Il corpo poteva essere dipinto per motivi

magici e ritualistici (lo fanno gli sciamani, ad esempio)

a scopo cerimoniale, per sottolineare i riti di passaggio (uno di questi era il matrimonio)

a scopo propiziatorio (come per la danza della pioggia o per la caccia),

come segno di appartenenza (nel Giappone del 500 d.c, le diverse parti del corpo disegnate indicano le differenti classi sociali).

Inoltre, potevano essere usati in battaglia, per spaventare il nemico.

A quanto pare, nell’antichità la pittura poteva assolvere anche alcune funzioni pratiche: repellente per gli insetti e protezione dal clima. Durante la caccia, inoltre, permetteva la mimetizzazione (ancora oggi la usano i militari) e probabilmente permetteva agli uomini di avvicinarsi alle prede senza che queste ne sentissero gli odori.

I colori usati per il body paint erano di provenienza naturale, ricavati da sostanze vegetali (ad esempio il famosissimo hennè) e minerali, come creta e gesso. Una curiosità: pare che l’ocra fosse difficile da reperire; chi la sfoggiava, quindi, comunicava grande abilità e destrezza.
Anche le tinte con cui corpo e viso venivano dipinti avevano una funzione simbolica codificata: il nero era il colore del buio e quindi del mistero; il rosso quello del coraggio, il grigio della saggezza, il bianco della purezza. Sono significati con cui ancora oggi li interpretiamo.

La body painting art nell’epoca moderna

Ragazze hippie con braccia dipinte

Se per le tribù il significato della pittura corporale è rimasto invariato, nella nostra società ha assunto significati decisamente diversi perdendo il carattere “spirituale” per assumerne altri, maggiormente artistici o commerciali.

Il “recupero” moderno di questa usanza antica viene fatto risalire al 1933: all’Esposizione Mondiale di Chicago, Max Factor fece sfilare la modella Sally Rand vestita solo di una sua pittura. Il risultato? L’arresto di entrambi per disturbo della quiete pubblica.

Negli anni ’60, la riappropriazione del corpo divenne sinonimo di libertà e di autodeterminazione: il body paint fu rilanciato, infatti, dal movimento hippy. Nei grandi raduni musicali dell’epoca, i giovani ostentavano corpi nudi e decorati: un messaggio politico.
Non è un caso che proprio in quegli anni si sviluppi la body art, influenzata da Futurismo, Surrealismo e Dadaismo: il corpo diventa luogo di ricerca dell’identità. In questo contesto, la dermocromia trova un nuovo terreno fertile di sviluppo.

Nel tempo, è diventato un linguaggio espressivo sempre più diffuso, usato ad esempio:

nell’arte, anche per performance, spettacoli teatrali o nella fotografia;

nella moda;

nella pubblicità e negli eventi.

Il body paint viene anche utilizzato provocatoriamente per campagne sociali (anni fa, ad esempio, un’attivista messicana dipinse il suo corpo come una tigre, per protestare contro gli animali in gabbia).

Infine, non dimentichiamo che alle volte, anche nella nostra vita quotidiana pratichiamo quest’arte, anche se forse non la chiamiamo così: basta pensare ai travestimenti di Carnevale o a quando ci coloriamo con le tinte della nostra squadra del cuore.

A proposito: le tecniche della pittura corporale sono utili anche se volete diventare cosplayer (ne abbiamo parlato diffusamente in questo articolo)

Recentemente, inoltre, il body paint è sfruttato anche come arteterapia, sia perché favorisce l’espressione delle proprie emozioni, sia perché aiuta a prendere consapevolezza del corpo, dei suoi confini, dei suoi rapporti con l’esterno.

Come si diventa body painter?

Body art artist al lavoro

Spettacolari, stupefacenti, d’impatto: un body paint è un’opera capace di lasciare a bocca aperta. E tanta bellezza richiede fatica: dietro un corpo decorato, infatti, c’è una grandissima capacità tecnica, che si unisce a creatività e fantasia.
Con una ricerca online si possono trovare corsi di formazione specializzati nella body painting art, ma spesso richiedono già delle competenze di base.

Volete percorrere questa strada professionale?
Allora dovete sviluppare una buona preparazione artistica generale: conoscere i colori, padroneggiare la teoria delle ombre e la prospettive, nonché le tecniche pittoriche.
Anche un corso di make up può essere utile.

Entrando poi nell’ambito più specifico, conviene avere dimestichezza pure per quanto riguarda l’anatomia: come detto, infatti, il corpo e la sua forma non sono semplicemente un supporto, ma diventano parte integrante dell’opera e, anzi, alle volte, con le loro linee e le loro curve, possono ispirarla.
Ovviamente, per padroneggiare la tecnica è necessaria molta esperienza. Se avete amici disponibili e molto pazienti (una seduta di body painting art può durare fino a 14 ore), potete testare su di loro le vostre capacità e i vostri progressi.

Come abbiamo già accennato, il body paint è una forma d’arte che viene sfruttata anche nel campo della moda, della pubblicità, degli eventi e del cinema (tra make up ed effetti speciali), ampliando quindi le opportunità professionali di chi vi si dedica.

Realizzare un body paint: la fase preparatoria

Stencil con aerografo

Ok, i più bravi magari si possono lasciare ispirare dal corpo che hanno davanti e improvvisare, ma se siete alle prime armi è consigliabile progettare prima il disegno che volete riprodurre, cercando di mantenere le proporzioni esatte.
Ovviamente, l’opera deve essere poi riportata sulle forme della modella o del modello, operazione complessa perché il corpo è tridimensionale e non piatto come un foglio di carta (ecco perché la conoscenza dell’anatomia può essere utile!).

Per aiutarvi, potete comunque usare dei trucchi come nastro adesivo (in particolare se volete tentare effetti geometrici) o stencil: create la maschera di ciò che volete disegnare e che poi potrete riempire direttamente con i colori, sul corpo.
Tenete in considerazione che la vostra tela sarà la pelle: è quindi necessario che l’epidermide sia preparata a dovere. Alcuni esperti consigliano uno scrub prima della seduta di body paint, seguito da una crema idratante.

Infine, un consiglio sulla scelta della modella o del modello: alle volte può essere il corpo stesso a diventare “musa” per l’artista; se invece, avete già idea di cosa riprodurre, il corpo va scelto in base al vostro progetto: armonie e forme devono infatti valorizzare il disegno che farete.

Il body paint: tecniche e strumenti

Artista dipinge la modella con aerografo

Oggi, il body artist ha a disposizione un ampio ventaglio di strumenti per realizzare le sue tele umane.

La scelta è vasta e potete testare le varie tecniche sia per acquisire competenze e fare esperienza, sia per imparare quali sono i vari effetti che possono creare e quindi capire quali usare a seconda del vostro progetto artistico.

Ecco alcune possibilità:

pennelli e spugne imbevute d’acqua per le sfumature, la tecnica più classica (ecco un video su come trasformare il proprio volto in quello di una tigre);

pennarelli, scelti perché permettono una grande varietà di colori; di solito, dato che hanno le punte sottili, vengono usate per disegni di ridotte dimensioni, creando l’effetto di un vero e proprio tatuaggio;

dita: ebbene sì! I colori si possono anche applicare a mano;

aerografo, usato per spruzzare il colore sul corpo; è ottimo per creare sfumature e chiaroscuri, in compenso, i contorni sono meno netti e delineati e si perdono le peculiarità che la pennellata può dare (a questa pagina di YouTube, trovate un esempio di body painting men in un video che mostra come funziona questa tecnica e i meravigliosi risultati che può dare).

Il body paint: i colori

Tavolo con sopra appoggiati colori per disegnare sulla pelle

Ai colori naturali disponibili all’uomo delle tribù, si sono aggiunti i colori sintetici, che vengono venduti anche dalle grandi aziende di cosmetici.
Ricordate di acquistare colori specifici per questo tipo di arte: sono atossici e non fanno male alla persona su cui li applicherete e non provocano allergie.
La durata del disegno dipenderà dal tipo di pigmento che usate.

Anche in questo campo, non mancano le opzioni e le decisioni dipendono dalla vostra creatività e dal body paint che desiderate realizzare:

l’henné, è un colore naturale e viene ancora oggi molto usato tra certe popolazioni a uso decorativo (in particolare per mani e avambracci), una tendenza che si è diffusa anche da noi. La tinta si ottiene dalle foglie essiccate di una pianta e non è tossico e si applica tramite un contenitore che viene premuto durante l’esecuzione. Il disegno può durare fino a un paio di settimane;

il colore a tempera è stato usato per molto tempo nella body painting art perché dona un effetto molto bello. L’inconveniente è che dura finché la tempera rimane bagnata: quando si asciuga, infatti, si sfalda e si stacca;

i colori acrilici, di origine artificiale; ci sono vernici apposite per il body paint e possono essere stese sia con il pennello sia con l’aerografo. Durano fino a un giorno;

il lattice liquido, che viene applicato sul corpo come una seconda pelle;

l’inchiostro fosforescente, di sicuro una opzione di grande fascino grazie agli effetti spettacolari che si possono ottenere. Necessita ovviamente delle lampade UV per risplendere al buio ed essere ammirato.

La pittura

Mano di un artista con pennello che colora la spalla di una modella

Per iniziare, cercate di non sovrapporre troppi colori e puntate invece ad affiancarli, l’operazione è più semplice.
Potete sfruttare le superfici piatte (come pancia o schiena) per i soggetti principali dell’opera (anche perché sono più grandi) mentre braccia e gambe possono essere usate per allungare la scena o per i dettagli.
Per linee e contorni, inoltre, si possono adoperare anche dei cosmetici (come matite e eye liner) mentre, per creare qualche effetto speciale, ci sono glitter e brillantini.

Infine, un body paint può essere arricchito con protesi e accessori: ciglia finte, orecchie a punta, lenti a contatto per rendere l’effetto ancora più realistico.

I vari tipi di body paint

Mani colorate con l'hennè

A seconda del vostro progetto, potete decidere di decorare:

tutto il corpo (il “vero” body paint);

il volto, il face paint; è un po’ quello che si fa a carnevale, alle feste in maschera e ad Halloween o per gli eventi sportivi; è una delle usanze più diffuse nella vita “normale” di ognuno di noi, ma non solo: in campo musicale, ad esempio, ci sono artisti famosi che lo hanno usato saltuariamente (come David Bowie) e altri che ne hanno fatto un vero e proprio stile (come i Kiss);

le mani (hands paint) un tipo di pittura che si fa da secoli in India e nel Medio Oriente (ad esempio per i riti nuziali) e che si è diffuso qualche anno fa anche qui; viene realizzato soprattutto con l’henné.

Lasciatevi ispirare dalla fantasia e dalla creatività per realizzare un meraviglioso quadro vivente!

Alla scoperta dei grandi body artist

artista che dipinge sulla schiena del modello

Abbiamo già visto come il body paint possa creare effetti straordinari che lasciano a bocca aperta, dando vita a opere in cui il corpo umano, pur essendo un elemento fondamentale che dà significato all’intero lavoro, può persino scomparire nelle sue fattezze riconoscibili.

Ci sono artisti che hanno raggiunto vette davvero elevate in questo linguaggio espressivo, riuscendo a dargli nuovi e inconsueti tagli estetici e performativi: ecco alcuni body painter i cui lavori vi sorprenderanno sicuramente.

Body artist italiani

Johannes Stoetter: artista italiano, vive in un paesino tra le Alpi e molte delle sue opere sono ispirate alla natura. Alcuni anni fa, un suo meraviglioso body paint divenne virale in tutto il mondo: realizzò una rana con cinque corpi umani (potete ammirarla qui): pensate a quanto deve essere stato complesso e a quanta pazienza occorre avere sia per dipingerli sia per fare da modelli!

Guido Daniele: classe 1950, dopo l’Accademia ha cominciato a lavorare come illustratore iperrealista, collaborando con riviste e col mondo della pubblicità. Negli anni ’90 si dedica alla body painting art, sia a livello artistico, sia per eventi di moda e mostre.

Marzia Bedeschi: uscita dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, è nata come pittrice e “solo” nel 2013 si è avvicinata al body paint. Da allora, ha ottenuto diversi successi: nel 2016 il primo posto al campionato italiano di body painting; nel 2017 l’argento al Campionato Mondiale e, nel 2018, “l’oro” al World Bodypainting Festival nella categoria Professional – Brush & Sponge.

Elena Tagliapietra: make up artist e body painter, crea soprattutto per il mondo della moda e per grandi eventi.

Body artist internazionali

Fuori dai confini italiani, una delle più grandi artiste è Joanne Gair, una make up artist, di origini neozelandesi, che ha collaborato con musicisti del calibro di Madonna, Annie Lennox e Gwen Stefani (solo per citarne alcuni). Tra le sue opere più famose, il il body paint su Demi Moore fotografato da Annie Leibovitz per la copertina di Vanity Fair.

Tra i nomi della body painting art, c’è anche quello di Claudia Sahuquillo, artista spagnola che recentemente ha collaborato con il marchio Desigual reinterpretandone il logo nel segno della pittura corporale.


I festival di body paint

Grazie alla sempre crescente diffusione dell’uso della pittura corporale, sono aumentati anche gli eventi ad essi dedicati e in molte parti d’Italia, sono nati contest specifici all’interno di manifestazioni più variegate.

Tra gli appuntamenti più importanti, si segnala l’Italian Body Painting Festival che ogni estate (di solito a giugno) anima la cittadina di Garda (Verona). Vi partecipano circa un’ottantina di team che si sfidano in cinque categorie, compresa una dedicata agli amatori, che si sono appena avvicinati a quest’arte).

A livello internazionale, invece, uno degli eventi più attesi è il World Bodypainting Festival che si svolge al Goethepark di Klagenfurt in Austria. Vi arrivano grandi artisti da ogni parte del mondo e ogni edizione registra circa 30mila visitatori che possono ammirare le spettacolari opere che ne nascono.

Se volete cimentarvi con questa tecnica, ora sapete come iniziare. Fate esperienza con i diversi strumenti che la tecnologia vi mette a disposizione e imparate a conoscerli. Ricordate: il body paint richiede molta competenza, molta creatività e, soprattutto, molta pazienza!
Online, potete fare una breve ricerca per ammirare le opere di grandi professionisti (su Pinterest, trovate un’ampia galleria di immagini): si tratta di lavori meravigliosi e sbalorditivi, da cui potete trarre ispirazioni.
Certo, non sarà facile raggiungere simili livelli: partite da progetti semplici per prendere dimestichezza e poi sperimentate secondo la vostra fantasia.