Lucio Morandi

All'inizio erano note rubate a tasti di ogni pianoforte che trovavo nelle case che visitavo con i miei genitori, poi furono note studiate in una scuola privata di pianoforte di classica nei pomeriggi lontani dai quaderni scolastici. Poi e nel contempo dall'inizio furono note a base pentatonica. Prima lo spiritual e poi il blues hanno fatto da stella polare alla mia vita da musicista parallela sempre libera di seguire l'istinto e la passione per la musica. Sono architetto e bluesman, sono musicista e sognatore, sono pianista e canto le note del mio piano, seguo il percorso circolare delle mie improvvisazioni su ogni palco che ho la fortuna di incontrare

Mi piace e sono abituato a far suonare il mio pianoforte digitale e cantare la musica che mi si accumula nel tempo nel mio baule emotivo. Il blues fa da padrona nelle mie esibizioni sia come solista che nel mio trio accompagnato da basso e batteria (yellow frogs) o in tutte le occasioni che si presentano con diversi musicisti. Oggi posso permettermi di suonare quello che più mi ispira anche in situazioni inusuali (reading di lettura o poesia per esempio..)
Una delle più grandi soddisfazioni è stata la partecipazioni alle finali delle selezioni italiane del secondo European Blues Challenge svoltosi a Bologna nel 2011. L'attenzione che abbiamo suscitato con il mio trio in Fabio Treves che ci ha trasmesso anche in Radio (Lifegate). Aver conosciuto e condiviso alcuni momenti con musicisti con la M maiuscola (tra cui Tolo Marton e Gerry McAvoy al Soundtrack Blues&Jazz Festival nel 2014, )