Tra rock e indie: 13 nuove band italiane da scoprire

Da sempre l’Italia è terra di arte e creatività e la nostra storia è lastricata di grandi band musicali di tutti i generi.

Recentemente il pubblico italico però si è concentrato su due generi che hanno riportato in auge quello spirito di denuncia sociale e voglia di evadere tipico delle band rock degli anni ’80. Assieme a queste sono nate anche tante altre realtà di band italiane che si sono autodefinite “indi”, ossia indipendenti. Queste band “senza etichetta” sono esplose da qualche anno a questa parte come un vero e proprio fenomeno mediatico, abbandonando le nicchie di pubblico e riempiendo palazzetti dello sport. Questo è il caso dei vari “TheGiornalisti”, “Calcutta”, “Coez”, e tanti altri.

Un fenomeno in continua evoluzione e sempre in maggiore espansione. Per poter dire di conoscere le nuove band italiane è importante seguire costantemente il loro sviluppo. Per questo ora vi sveleremo la storia e gli stili di 13 band italiane emergenti o recentemente emerse, alcune più conosciute altre meno, alcune rock altre indie, ma sicuramente tutte da approfondire e scoprire.

1. Any Other

Genere: Rock

Data di formazione: 2014

Adele Nigro è nata nel 1994 e già questo dovrebbe stupire. Ma non vi fate ingannare dalla sua giovane età, infatti gli Any Other è già la sua seconda band. Sì, perché dopo il progetto non andato a buon fine con le Lovecats, band italiana dalle melodie folk-pop, Adele non smette di sognare e di suonare. Anzi inizia a buttare giù tutto quello che le passa per la testa, le difficoltà di vivere la sua età e il coraggio di affrontarle. Con la sua chitarra acustica Adele fa nascere il progetto Any Other, alza la posta in gioco e comincia a trovarsi delle date da sola, proponendo alcuni pezzi nuovi che le giravano in testa. Nasce così il progetto Any Other con il primo album “Silently. Quietly. Going Away” che contiene le dieci storie che Adele voleva tanto raccontare. Una band italiana che si compone di altri due artisti giovanissimi come Erica Lonardi e Marco Giudici, pieni di talento e di voglia di comporre buna musica. Freschi, giovani e dinamici, una band rock tutta da scoprire.

Brani consigliati: His Era, Blue Moon, Roger Roger, Something.

 

2. Hesanbody

Genere: Pop

Data di formazione: 2018

Gaetano Chirico si autodefinisce “nessuno”, ma vi possiamo garantire che il suo è un pop con un’importante infarinatura di elettronica che si contraddistingue dalla massa. Arrivato a Milano dalle periferie calabresi, fonda questa band che potremmo definire pop condita da molteplici influenze. Hesanobody entra immediatamente nella playlist di Spotify riservata alle band italiane emergenti: la “Italians Do It Better”. La sua faccia da bravo ragazzo conquista, mentre i suoni che la sua band produce ricordano vagamente un insieme di Depeche Mode e U2. Il suo primo EP, intitolato “The Need To Belong” ha le sonorità di un disco artigianale, capace di attirare l’attenzione della piccola Street Mission Records londinese e della PIAS (legata ad altre realtà ben affermate come gli Editors). Da tenere sicuramente d’occhio per passione e capacità.

Brani consigliati: Cliché, Night 23, Can You feel the sun?

 

3. ⁄Handlogic

Genere: Alternative Indie

Data di formazione: 2016

Gli amanti di grandi autori malinconici e riflessivi come James Blake e dei suoni vigorosi e ritmati degli Alt-J si troveranno finalmente d’accordo. Gli Handlogic infatti sono una band italiana che ne incarna l’unione sonora e concettuale.

Il progetto, nato a Firenze nel 2016, ha come padri gli allora appena ventenni Lorenzo Pellegrini, Leonard Blanche e Vieri Cervelli Montel. Il trio ha esordito nel 2016 con un EP omonimo che ha riscosso importanti consensi nel mondo della musica che conta. Un soul elettronico che ammalia e coinvolge, una band ricca di sfumature e ancora immacolata dal contatto con il grande pubblico. Quindi se siete quelli che amano dire “li ascoltavo quando ancora non erano famosi” beh questa è la band che fa per voi. Indagate gente, indagate.

Brani consigliati: Arles, Communicate, Supernatural.

 

4. Eugenio in Via Di Gioia

Genere: Indie Folk

Data di formazione: 2012

La definizione di band italiana indie: fuori dagli schemi, un po’ stralunata, con tanta ironia e abbondante intelligenza, una punta di polemica sociale e una scorza di impegno. Unite questi concetti con un’atmosfera folk, una melodia piacevole e chiaramente pop.

Eugenio in Via Di Gioia è una band italiana nata nel 2012 a Torino, il nome molto originale nasce dall’unione dei nomi di Eugenio Cesaro, Emanuele Via e Paolo Di Gioia. Lorenzo Federici, quarto componente della band, ha dato il nome al loro primo album, appunto “Lorenzo Federici”, e giustizia è fatta. Gli Eugenio in Via Di Gioia nascono come artisti di strada, con una storia che parla di balere, sa di swing e di folk italiano. Queste influenze li hanno portati al più recente nu-folk che li ha consacrati. Un gruppo musicale molto interessante, sempre nuovo e decisamente talentuoso. Se la musica indie è il vostro pane quotidiano e loro non sono tra le vostre conoscenze, rimediate subito!

Brani consigliati: Altrove, Chiodo Fisso, Cerchi.

 

5. Les Italiennes

Genere: ElettroPop

Data di formazione: 2016

Tornando indietro nel tempo fino al 2008 forse vi ricorderete una canzone che imperversava nelle radio italiane. La band che l’aveva ideata si chiamava “Il Genio” e la canzone che si è impossessata di quell’estate si intitolava “Pop Porno”. Impossibile non l’abbiate mai sentita. Ricordate la voce sensuale che dava un senso al brano? Era quella di Alessandra Contini. La ragazza leccese ha formato un nuovo duo assieme a Daniela Chiara e si sono chiamate Les Italiennes. L’unione delle due voci nel loro brano “IDWBYG – I don’t wanna be your girlfriend” dona un ritmo magnetico alla composizione, molto sensuale e sicuramente dalle ispirazioni dance. Un brano che sicuramente parla d’amore, ma la band si concentra maggiormente sull’amore moderno fatto di “vorrei ma non ne sono sicuro/a”, cercando di promulgare un amore semplice, scevro da sovrastrutture. Sicuramente è il caso di aspettare altri brani per poter esprimere un giudizio più strutturato, ma le premesse sono ottime, soprattutto per l’interessante decisione di presentare il brano in uno speciale Showcase di Milano e di girarlo in virtual reality a 360°. Originale e simpatico, attendiamo curiosi nuovi sviluppi!

Brano consigliato: IDWBYG – I don’t wanna be your girlfriend.

 

6. The Strikes

Genere: Indie Rock

Data di formazione: 2016

 

Quando si dice largo ai giovani. I The Strikes sono nati come band nel 2016 e sono quattro giovanissimi: Joe Croci, chitarra e voce, è un classe 1999, Criss Pinieri, chitarra, il “vecchio” del gruppo, è un classe 1998, Jack Mondina, alla batteria, è un classe 2001 così come Tom Guglielmetti, al basso. Questi ragazzi hanno composto il loro primo EP intitolato Emergency Frequency nel 2016 e si sono fatti le ossa su tantissimi palchi di festival del nord Italia, esibendosi addirittura nello storico Roxy Bar. Un genere che ha fatto la fortuna di band rock come gli Arctic Monkeys, interpretato con maestria dalla suadente voce dell’italo britannico Joe Croci che, nonostante la sua giovane età vanta un’invidiabile apertura di concerto dei Placebo all’ultimo Collisioni Festival. Chapeau!

Brani consigliati: High, I bet you look good on the dancefloor (Arctic Monkeys’ cover), Emergency Frequency.

 

7. Pinguini Tattici Nucleari

Genere: Indie Pop

Data di formazione: 2012

Una festa ad ogni loro concerto. Semplicità, genuinità e spensieratezza, che si riflette sul contenuto dei loro testi e nell’espressione della loro musica. I Pinguini Tattici Nucleari sono una band che sembra meticolosamente disorganizzata, infatti dietro al finto pressapochismo di paese si nasconde una struttura che svela la loro saggezza popolare. Una band indie che si differenzia dalla massa anche per le voci che la contraddistinguono, di Riccardo Zanotti e di Elio Biffi, sostenuti da Nicola Buttafuoco, Lorenzo Pasini, Simone Pagani e Matteo Locati. Il gruppo musicale bergamasco nasce nel 2012 quasi per caso con ironia e leggerezza, due delle più importanti leve per puntare al successo. Quello che contraddistingue le loro canzoni è una sintassi intelligente e fresca, spesso molto matura e con una visione d’insieme in grado di analizzare situazioni complesse in pochi versi piacevoli all’udito e divertente come quando in “Irene” cantano “Irene non ci credere poi tanto nello zodiaco, che la musica il pane quotidiano lo da solo a chi è celiaco”. Spesso le canzoni della band italiana sembrano quasi filastrocche, ed è proprio questa la loro grande forza differenziante, anche quando trattano temi più importanti come in Bagatelle, canzone in cui viene raccontata l’incredibile storia d’amore di Fatima e Samir, due giovani migranti che tentano di raggiungere l’Italia su un gommone.

Se non doveste mai averli sentiti, fatelo!

Brani consigliati: Bagatelle, Verdura, Irene.

 

8. I Camillas

Genere: Rock Alternativo / Pop

Data di formazione: 2004

Hanno raggiunto la ribalta con la partecipazione all’edizione del 2015 di Italia’s Got Talent, ammaliando il pubblico per intelligenza, ironia pungente e capacità canore e musicali da grande band. I Camillas sono una squadra composta da Ruben Camillas (aka Vittorio Ondedei) a chitarre e voce, Zagor Camillas (aka Mirko Bertuccioli) a tastiere e voce, Michael Camillas (aka Enrico Liverani) alla batteria e, dal 2018, Theodore Camillas (aka Daniel Gasperini) al basso.

Non è facile spiegare che tipologia di band siano, perché viaggiano sul filo del rasoio che separa ironia e serietà, non sense e impegno, un’arte che in pochissimi possono dire di saper padroneggiare.

Un punk simpatico, un rock divertente, un pop ridanciano, sono tutte definizioni che possono calzare questa band che va ascoltata e riascoltata. Una scrittura sagace e allo stesso tempo semplice, in grado di sottintendere molteplici messaggi per coloro che si prendono la briga di cercarli. Mentre molte altre canzoni, come il capolavoro “Il gioco della palla” o “La macchina motivazionale”, sono semplicemente fini a loro stesse. Il fatto che non si riesca mai ad essere sicuri se questa band italiana ti stia prendendo in giro o meno è uno dei principali motivi per seguirli. Da assaporare assolutamente!

Brani consigliati: La canzone del pane, Il gioco della palla, Bisonte.

 

9. Fast Animals And Slow Kids

Genere: Indie Rock

Data di formazione: 2007

Una delle band italiane più in auge oggi tra gli amanti dell’Indie Rock. I Fast Animals and Slow Kids, dal nome molto originale che deriva da una delle gag de “I Griffin”, nascono a Perugia nel 2008. La composizione della band è multiforme, con ciascuno dei suoi componenti che proviene da diverse realtà: Aimone Romizi, voce, chitarra e percussioni, Alessandro Guercini alla chitarra, Jacopo Gigliotti al basso e Alessio Mingoli, seconda voce e chitarra. Il primo anno compongono musica in lingua inglese, poi, nel 2010, la fortunata svolta in lingua italiana con “Questo è un cioccolatino”. La loro ufficiale consacrazione la ottengono aprendo i concerti dello Zen Circus, band italiana già affermata al tempo. Un gruppo musicale in evoluzione continua che sperimenta, prova e, perché no, si diverte a collaudare nuove tonalità e modi sempre diversi di esprimersi. Se siete amanti del genere Indie Rock questa è una di quelle band da avere assolutamente in playlist.

Brani consigliati: Non potrei mai, Asteroide, Combattere per l’incertezza.

 

10. Cosmo

Genere: Elettronica / Indie Pop

Data di formazione: 2012

È importante premettere che Cosmo, più che una vera e propria band, è un duo, composto dal frontman Marco Jacopo Bianchi e dall’uomo del mixer Andrea Suriani, il quale lo ha accompagnato nel suo primo album da solista del 2013 “Disordine”. È facile catalogarlo tra le band più che altro per le sue molteplici collaborazioni, anche se si tratta di un solista a tutti gli effetti. Il punto è che tra gli artisti da scoprire deve per forza apparire. Uno stile musicale che imperversava in Francia ma non in Italia. Cosmo è fautore di un’elettronica da Club, da mondo della notte, unita a testi impegnati e ricchi di metafore controverse, sciorinate con un linguaggio decisamente potabile. Marco Bianchi nasce ad Ivrea, si laurea in Filosofia e prende subito posto dietro la cattedra in un istituto commerciale, ed è proprio qui che cambia tutto. La sua doppia vita inizia a prendere forma prima come frontman dei Drink To Me, gruppo musicale italiano Elettropop, e poi appunto come semi-solista.

Ed è proprio da solo che nel 2016, grazie al singolo pluripremiato “L’Ultima Festa” entra in tutte le radio e in tutte le orecchie degli italiani. Cosmo, con estrema sensibilità uditiva ed emotiva, riesce a trasmettere al proprio pubblico esattamente lo spirito del tempo in cui siamo immersi. Un insieme di gioia di vivere e voglia di scatenarsi, senza mai dimenticare la malinconia tipica del cantautorato anni ’80, vedi Battisti e Battiato. Un poeta contemporaneo seduto dietro ad un mixer e sospinto dalla cassa dritta. Se non lo avete mai sentito nominare probabilmente avete passato gli ultimi tre anni in isolamento, ma se così dovesse essere è importante fiondarsi su Spotify, spostare il tavolino del salotto e prepararsi a saltare.

Brani consigliati: L’ultima festa, Quando ho incontrato te, Regata 70.

 

11. Ex-Otago

Genere: Indie Pop

Data di formazione: 2002

Tra le prime band italiane a sdoganare il macro-genere dell’Indie Pop, gli Ex-Otago nascono a Genova nel 2002. La loro ascesa ha inizio con un’apparizione televisiva, esattamente al Chiambretti Night, all’interno del quale il rapper della band, Alberto Pernazza, interpreta un coniglietto. I componenti, entrati in diversi momenti, oggi sono cinque: Maurizio Carucci, voce e tastiera, Simone Bertuccini, chitarra acustica, classica, elettrica e basso, Olmo Martellacci, tastiera, sintetizzatore, pianoforte, basso, sassofono, flauto traverso, Francesco Bacci, chitarra elettrica, basso, chitarra portoghese, charango, armonium, tastiera e Rachid Bouchabla, batteria e percussioni. La fortuna odierna la band italiana la deve però principalmente all’album del 2016 “Marassi”, che contiene numerose collaborazioni con altri artisti tra cui Jake La Furia (ex membro dei Club Dogo), Eugenio Finardi e Caparezza. Nel 2017 hanno iniziato il tour del loro nuovo disco, durato quasi due anni, la cui tappa finale è stata il Concerto del Primo Maggio di Roma. Definitivamente consacrati con la presenza al Festival di Sanremo del 2019, gli Ex Otago sono una band che riesce a trasmettere forti emozioni attraverso un pop rock melodico. Da approfondire la loro discografia più datata, all’interno della quale esprimono la loro essenza più pura.

Brani consigliati: Solo una canzone, Quando sono con te, Costa Rica.

 

12. I Cani

Genere: Indie rock / Synth Pop

Data di formazione: 2010

Nato come un semplice progetto Elettropop nel 2010, I Cani sono una creazione del cantautore e produttore romano Niccolò Contessa. È giusto annoverarlo tra le band italiane da ascoltare perché nelle esibizioni live Contessa è accompagnato da Andrea Suriani, Valerio Bulla e Simone Ciarocchi. Alla domanda diretta del significato del nome il frontman della band ha risposto con: “I Cani ha il vantaggio di avere tantissime connotazioni: il cane è l’attore che non sa recitare, è il migliore amico dell’uomo, il cane è fedele, il cane può essere il cane da salotto, il cane randagio, il cane che fa il combattimento tra cani”. Quindi una visione multiforme della propria natura che si riflette alla perfezione nelle loro tracce. Il progetto diventa virale e l’album di debutto, una sorta di elettropunk, diventa subito di culto. La consacrazione ufficiale al grande pubblico avviene nel 2016 con l’uscita dell’album Aurora, che viene annunciato da Alessandro Cattelan su Twitter, il quale svela l’uscita di un nuovo disco della band romana. Baby soldato, il primo singolo, viene trasmesso in esclusiva da Radio 2, da qui una lunga scia di successi. In molti avvicinano la voce di Contessa a quella di Max Gazzé e le sue sonorità a quelle dei Baustelle. Da parte sua il leader della band italiana dice di rifarsi al noise elettronico di Tom Waits e soprattutto dei Times New Viking, anche se il tutto viene abbondantemente condito con una salsa pop.

Brani consigliati: Il posto più freddo, Nascosta in piena vista, Questo nostro grande amore.

 

13. Mòn

Genere: Indie Folk / Synth Pop

Data di formazione: 2014

La scena romana, già molto viva e attiva a livello di band rock e indie, vede nascere a inizio 2014 una realtà nuova e fresca: i Mòn. Nel loro disco d’esordio, “Zama”, si riescono a cogliere le forti influenze che sospingono questa band. Stiamo parlando di un pop delicato ma che sa anche essere ritmato, sognante e piacevolmente sincopato. Volendoli avvicinare ad un universo musicale più conosciuto potremmo, con le dovute precauzioni, accostare il loro stile agli XX. Il fondersi delle voci maschile e femminile trasporta il pubblico in una melodia dolce e sinuosa ma al contempo decisa. Un insieme di introspezione e rivalsa solca i loro testi in inglese che riescono ad essere efficaci e diretti. Una splendida sorpresa tra le band italiane da scoprire.

Brani consigliati: Lungs, Fluorescence, Water the Plants.