Come entrare in SPOTIFY se sei un cantante (interprete o cantautore)

Il mondo della musica è cambiato negli ultimi anni per stare al passo con le tecnologie.
Fino a poco tempo fa, un giovane artista senza un contratto con una casa discografica o senza finanziatori, non poteva permettersi né di produrre la sua musica, né di distribuirla, né di promuoverla.

Inoltre, non aveva a disposizione piattaforme come quella di Showgroup, che permette di farsi notare effettuando un’iscrizione come artista, dj, cantante, musicista ecc.

Oggi invece, grazie ad internet, connessioni veloci e servizi di streaming è possibile diventare discografici di se stessi. La strada verso il successo è sempre difficile, ma percorrerla è accessibile a tutti.

Oltre a saper comporre la propria musica, bisogna investire gran parte del proprio tempo nella promozione personale affinché i propri brani vengano ascoltati e apprezzati dal maggior numero di persone. Social network come Youtube, Facebook, Instagram e Soundcloud sono un vettore promozionale a basso costo per qualsiasi artista. Se usati sapientemente possono creare una fan base di affezionati che seguiranno pedissequamente tutte le pubblicazioni del loro idolo.

L’obiettivo di ogni artista deve essere quello di approdare nelle varie piattaforme di streaming musicale con già un nutrito gruppo di fedelissimi alle spalle. La regina di queste piattaforme è senza dubbio Spotify con oltre il 36% degli abbonamenti musicali globali; segue Apple Music, Amazon Music, Tencent Music, Youtube Music, Tidal, Deezer, etc.

Per entrare in Spotify (che è ormai a tutti gli effetti un social network) non serve necessariamente l’endorsement di una casa discografica ed esistono almeno un paio di modi sicuri per iniziare a fare ascolti come artista verificato.

Come entrare in Spotify da artista: metodo classico

Come detto in precedenza è chiaramente necessario che la propria immagine e identità di artista sia consolidata a livello social:

Youtube
Soundcloud
Facebook
Instagram
TikTok

La presenza online deve essere coerente, il proprio nome d’arte deve essere sempre visibile, riconoscibile e uguale in tutti i social network. Innanzitutto per non creare confusione nei fan, inoltre perché la già menzionata “coerenza” è il primissimo fattore che i responsabili di Spotify verificano per verificare il profilo del cantante o del gruppo.

Prima di partire in quarta e fare mosse avventate, si devono seguire alcune regole.

Si parte da un account Spotify per accedere alla sezione Spotify per Artisti;
bisogna fare attenzione alla riproduzione di basi musicali o pezzi di canzoni di altri artisti. Capita a volte di avere dei richiami a canzoni famose che vengono intercettate da Spotify e bloccate;
evitare contenuti vietati come quelli espliciti e che incitano all’odio;
bisogna essere verificati e a differenza del passato non sono più necessari i 250 follower;
una volta registrati come artisti appare un segno di spunta blu affianco al nome. Questo accade passate due settimane.

Come iscriversi a Spotify per artisti

Dopo aver prestato attenzione a queste poche e semplici regole, non resta che andare sulla pagina di registrazione ufficiale e seguire quanto richiesto.

Si sceglie il nome utente che verrà mostrato anche agli altri membri della piattaforma. Per comodità si può accedere anche con i propri dati di Facebook. Poi si passa alla compilazione del modulo di verifica e l’inserimento dei vostri documenti, dopodiché si collega un link alla pagina di artista e per ultimo si andrà ad inserire il nome che apparirà pubblicamente.

Successivamente bisognerà fornire un’immagine in JPEG del peso massimo di 500 kb e il link di Twitter e attendere l’ok che consisterà nella spunta blu.


Come gestire il profilo su Spotify per Artisti

Dopo aver ottenuto il segno di spunta blu si potrà accedere finalmente a Spotify per artisti con tutti gli elementi della dashboard a disposizione.

L’home page corrisponde al profilo dell’artista, pertanto bisogna tenerla in ordine e aggiornarla spesso per creare engagement con gli ascoltatori attraverso le informazioni fornite: bio, pagina di Wikipedia e playlist con tracce che rappresentano al meglio la proposta musicale dell’iscritto.

Le modifiche future possono essere fatte facilmente tramite l’app di Spotify per iOS e per Android, oltre che sul sito.


Come entrare in Spotify da artista con gestori di diritti di terze parti

È il caso, comune, degli artisti che sono sotto contratto con una casa discografica. In questo caso è l’etichetta a creare, verificare e gestire il profilo Spotify del proprio artista.

Se non si è sotto contratto esistono servizi di terze parti che la stessa Spotify for Artists segnala:

Distrokid – 20 $ per un anno illimitato
Emu Bands – prezzi alti per le commissioni su caricamenti
Awal – decurta il 15% dalle royalties che provengono da Spotify ma anche da altri servizi di diffusione digitale
Spinnup – si paga 9,99 € per anno fino a 2 tracce. Il costo cresce con ulteriori caricamenti
Tunecore – ha all’interno altri servizi per aiutarti a scrivere musica, un singolo caricamento costa 9,99 $ per 1 anno, a crescere per l’album o la suoneria
CD Baby – 9,95 $ a singolo ma 49 $ per l’album, nella versione basic
Record Union – si parte da 7 $ per 1 anno con 2 tracce caricate a crescere.

Affiliandosi a uno di questi servizi (se ne può scegliere uno solo, quindi scegliere con attenzione!) , si disporrà di tutela legale per i diritti di autore, distribuzione sulle principali piattaforme streaming e altri servizi associati.

Consigli

Come per il primo metodo, è essenziale che l’iscrizione a servizi di terze parti sia il punto di arrivo di una già consolidata attività di promozione personale (e in questo, Showgroup può aiutarvi). Inutile iscriversi a Tunecore, ad esempio, se non si ha un solido repertorio e una minima fan base.

Gli algoritmi di Spotify, calcolando pochi ascolti, vi renderebbero comunque “invisibili” e paghereste inutilmente un servizio.


Quanto guadagnano gli artisti su Spotify?

Tutto dipende dal mercato, dal tipo di piattaforma e dalla nazione. Ad esempio l’Inghilterra è quella più “generosa”, mentre l’India è più austera.

Per una disamina più completa consigliamo di leggere qui.

Mediamente però l’artista guadagna tra i 4 e i 5 dollari ogni 1000 ascolti.

Di seguito i dettagli dei pagamenti per ascolti da parte di alcune piattaforme:

Spotify – $ 0,0032 per streaming

Apple Music – $ 0,0056

Google Play Music – $ 0,0055

Deezer – sceso leggermente al di sotto $ 0,00436