Biografia
“Khora” è il termine greco che indicava il territorio al di fuori della città; divenne dunque, in filosofia, il modo per definire ciò che tutto riceve, e nulla diventa, nulla mantiene.
“Khora” non prende la forma degli oggetti che ne diventano parte, ma continua senza sosta a plasmarla, a trasformarla in “altro”. E proprio in questo concetto di trasformazione e trasfigurazione sta tutto il senso e la ragione d’essere del Khora, giocando a nascondino con le radici classiche del quartetto d’archi indossando nuove maschere, nuovi linguaggi, nuovi modi espressivi; dal rock al jazz passando per il klezmer, il pop, il tango.
“Khora” nasce dunque con l’obiettivo di raccogliere al suo interno eclettici musicisti, contraddistinti da un certo gusto per l’esplorazione musicale e per la sperimentazione, riscuotendo notevoli apprezzamenti nell’ambito dei concerti.
“Khora” non prende la forma degli oggetti che ne diventano parte, ma continua senza sosta a plasmarla, a trasformarla in “altro”. E proprio in questo concetto di trasformazione e trasfigurazione sta tutto il senso e la ragione d’essere del Khora, giocando a nascondino con le radici classiche del quartetto d’archi indossando nuove maschere, nuovi linguaggi, nuovi modi espressivi; dal rock al jazz passando per il klezmer, il pop, il tango.
“Khora” nasce dunque con l’obiettivo di raccogliere al suo interno eclettici musicisti, contraddistinti da un certo gusto per l’esplorazione musicale e per la sperimentazione, riscuotendo notevoli apprezzamenti nell’ambito dei concerti.